ricordi della grande guerra
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景点点评
Girando intorno alla Cittâ scopriamo molte zone storiche che collegano al primo conflitto mondiale e riportano alla memoria momenti tristi e sofferenze. La linea di confine cosí interna all'abitato con molti valichi di frontiera oggi liberi al passaggio segnano la storia di queste genti che oggi varcano i confini per fare la spesa.... da non credere fino a qualche decennio fa.
+ Un luogo terribile ed evocativo- Una certa difficoltà a trovare il materiale soprattutto cartografico (il fronte oggi è in gran parte in Slovenia).
Sita nella zona della 1 guerra mondiale, resta a testimonianza di quanto sia atroce il dramma vissuto, e incapace di fermare poi una seconda guerra. Dove oggi splende il sole in quel tempo splendevano i bagliori delle granate e dei colpi di fucile e gli elmetti dei caduti a terra illuminati dal sole. Terra senza pace, da visitare per ricordare ma ancor piu' per comprendere e portare a monito. Organizzate le gite , nei vari siti attigui, ottima la cucina nelle trattorie attorno, per poi dimenticare in un bicchiere di vino e un panino con il salame quanto visto
Giunta ormai alla 10^ edizione, la rassegna ha avuto come filo conduttore il centenario dello scoppio della grande guerra che per Gorizia è iniziata nel 1914 con i suoi cittadini mandati a combattere in Galizia; merita partecipare l' anno prossimo sia alle conferenze sia alle escursioni guidate sui campi di battaglia. Nell' edizione 2014 è da segnalare la partecipazione del nipote di Hemingway che ha fatto da guida nei luighi descritti da "Addio alle armi".
La provincia di Gorizia è ricchissima di testimonianze: dal Museo provinciale sulla Grande guerra di Borgo Castello, ai siti sul Monte S. Michele, le trincee, cannoniere e camminamenti che si trovano a Fogliano-Redipuglia, Sagrado, Monfalcone, sino al Sacrario di Redipuglia ed a quello di Gorizia. Insomma scegliendo Gorizia come base si possono visitare i principali luoghi teatro dei fatti d'arme della prima guerra mondiale, inclusi quelli oggi in territorio sloveno, come Caporetto (oggi si chiama il sloveno Kobarid)
Soggiornando per qualche giorno in queste terre è impossibile non soffermarsi su quelle zone teatro delle battaglie sull'Isonzo. Vengono i brividi ad immaginare cosa queste terre sono state testimoni, sembra quasi impossibile in questi paesi immersi oggi tra vigneti ed uliveti immaginare tanta sofferenza.Bisogna rinfrescare un pò la memoria perchè ciò non accada più.
Piccolo museo che raccoglie i reperti trovati intorno a San Martino della Prima Guerra Mondiale. Il personale è gentile e molto disponibile, a noi hanno fornito una visita "guidata" gratuitamente.